C’è un pezzo d’Italia nella volata di Ningbo. Jasmine Paolini ha piegato Belinda Bencic al termine di una partita che brucia nei polmoni: 5‑7, 7‑5, 6‑3 in 3 ore e 22 minuti, dentro un quarto di finale che ha chiesto testa, gambe e una volontà feroce. Un risultato che la spinge tra le migliori quattro dell’AUX Ningbo Open (categoria WTA 500) e che tiene accesa la corsa verso Riyadh. La toscana ha rimontato una sfida scivolosa, strappando il secondo set quando la svizzera ha servito per chiuderla, poi l’ha girata nel finale con lucidità e coraggio.

Dall’altra parte del tabellone Ekaterina Alexandrova ha stoppato la corsa di McCartney Kessler con un 6‑3, 6‑3 di rara solidità. La russa – quarta testa di serie – ha alzato il ritmo in risposta e ha tolto aria alle prime della statunitense, guadagnandosi la semifinale n.8 della sua stagione. Per Kessler resta una settimana importante: prima volta nei quarti di un 500 dopo le vittorie su Sofia Kenin e Liudmila Samsonova.
La mappa della volata: cosa succede adesso
Il quadro di sabato è già disegnato sulla lavagna ufficiale: Paolini affronterà la vincente di Rybakina‑Tomljanovic, mentre Alexandrova aspetta Shnaider o Zhu. Il programma delle semifinali è fissato per sabato 18 ottobre, a partire dalle 13:00 ora locale sul centrale del Ningbo Tennis Center. L’ordine di gioco diffuso oggi conferma anche la semifinale di doppio Hsieh/Siniakova vs Melichar‑Martinez/Samsonova.
Sul tavolo c’è pure la Race: Paolini ha fatto la sua parte. Le combinazioni raccontano che se Elena Rybakina scivola oggi contro Ajla Tomljanovic, l’azzurra stacca il biglietto per le WTA Finals di Riyadh; se Rybakina passa, a Jasmine servirà batterla in semifinale per blindare la qualificazione. È la lettura che arriva dalla comunicazione ufficiale nel post‑match.
La partita che cambia l’inerzia: Paolini‑Bencic
Ci si entra piano, si esce stanchi ma felici. Paolini ha tenuto dritta la barra quando servire per restare nel match sembrava un esercizio estremo. Bencic ha avuto la palla in mano sul 5‑4 del secondo set, ma Jasmine le ha tolto tempo e certezze, spostando gli scambi con il rovescio in diagonale e cercando campo col dritto anomalo. L’ultimo parziale si è deciso con l’unico break sul 5‑3, poi il servizio ha fatto il resto. Un 5‑7, 7‑5, 6‑3 che vale, anche psicologicamente.
E a voi: quante partite ricordate in cui l’inerzia si spezza proprio quando sembra più rigida? Qui il filo si è strappato in due punti‑maratona: giochi infiniti, otto e sette volte ai vantaggi, in cui Paolini ha costruito la rimonta punto dopo punto. La sensazione, guardandola, è che la giornata l’abbia fatta crescere dentro il torneo.
Alexandrova pragmatica, Kessler si ferma ma lascia un segno
Quando Alexandrova trova la prima, la palla viaggia. Contro Kessler ha tenuto percentuali alte in prime e seconde, ha tolto ritmo agli scambi e ha spinto con il dritto senza regalare. Il 6‑3, 6‑3 fotografa la partita: poche crepe, tanto controllo. Per lei adesso una semifinale contro Shnaider o Zhu, con un occhio alla corsa alle Finals dove si è già assicurata lo status di alternate.
Kessler, dal canto suo, lascia Ningbo con la consapevolezza di poter stare in queste latitudini. La prima grande scossa l’aveva data contro Samsonova (7‑6(5), 6‑1) dopo aver travolto Kenin al debutto. Un filo di esperienza in più e questo quarto poteva durare. Ma il torneo della ventitreenne americana resta pieno di passaggi utili.
Il resto dei quarti: Rybakina‑Tomljanovic in corso, Shnaider‑Zhu attesa
Elena Rybakina e Ajla Tomljanovic hanno aperto il loro quarto sul centrale: la kazaka arriva dalla rimonta contro Dayana Yastremska agli ottavi, l’australiana – dalle qualificazioni – ha costruito il suo percorso con pazienza. L’incontro è in corso mentre scriviamo.
Diana Shnaider contro Zhu Lin è l’altro quarto che completa il puzzle: la russa ci arriva dopo il successo su Karolina Muchova, la cinese porta in dote una vittoria che ha pesato sull’intero tabellone, l’eliminazione della n.1 Mirra Andreeva. Start sul Center Court.
Il torneo: dove siamo, che livello è, quanto vale
L’AUX Ningbo Open è un WTA 500 su cemento (Plexipave), calendario 13–19 ottobre 2025, tabellone 28 per il singolare e 16 coppie nel doppio, sede il Ningbo (Yinzhou) Tennis Center. Il montepremi totale è di $1.064.510: alza le mani chi vince ($164.000 e 500 punti), a scalare $101.000/325 per la finalista, $59.000/195 per chi si ferma in semifinale, $28.695/108 ai quarti, $15.700/60 agli ottavi, $11.300/1 al primo turno.
Lo chassis del tabellone aveva scritto teste di serie pesanti: Mirra Andreeva (1), Jasmine Paolini (2), Elena Rybakina (3), Ekaterina Alexandrova (4), con Belinda Bencic (6) e Diana Shnaider (7) a dare profondità. La settimana, però, ha scompaginato gerarchie: Zhu ha eliminato Andreeva, Bencic è uscita oggi con Paolini dopo la maratona, Kessler ha tolto di mezzo Samsonova.
Calendario di sabato e piccoli dettagli che contano
Le semifinali di singolare sono fissate per sabato 18 ottobre: match 2 Paolini contro Rybakina o Tomljanovic (non prima delle 15:00 dopo l’apertura del doppio) e, a seguire, Alexandrova contro Zhu o Shnaider. A bordo campo, i nomi: direttrice del torneo Laura Ceccarelli (con Leon Shen), Clare Wood supervisore WTA. Sono dettagli, ma raccontano l’organizzazione solida di questo evento.
Se vi piace leggere il tennis anche fuori dal punteggio, c’è una linea narrativa che unisce tutto: resilienza. Paolini l’ha mostrata contro Bencic; Zhu l’ha fatta vedere piegando Andreeva; Kessler l’ha incarnata nel suo percorso. Il resto lo dirà il campo tra poche ore, quando le racchette rimetteranno tutto in discussione… sul terreno di cemento più caldo della settimana.