Oggi, venerdì 17 ottobre 2025, gli operatori ecologici si fermano per un blocco nazionale di 24 ore. Da Roma a Napoli, passando per Palermo, la protesta chiede il rinnovo del CCNL unico dei servizi ambientali. Restano attivi solo i servizi minimi essenziali previsti dalla normativa.

Le ragioni del fermo e chi lo guida
La mobilitazione coinvolge l’intero comparto pubblico e privato dell’igiene ambientale ed è stata proclamata dalle sigle Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Fiadel. Al centro della vertenza c’è il rinnovo del contratto collettivo nazionale, scaduto il 31 dicembre 2024, insieme a richieste su salari, salute e sicurezza, tutele e una più moderna classificazione del personale. Le organizzazioni sindacali chiedono risposte puntuali e impegni concreti. Non è una semplice astensione, è una piattaforma che rivendica dignità e futuro del lavoro.
Nel confronto con le associazioni datoriali — Utilitalia, Cisambiente/Confindustria, Assoambiente e le Centrali Cooperative — i sindacati sollecitano investimenti, il recupero del potere d’acquisto eroso dall’inflazione, l’adeguamento delle indennità e del welfare contrattuale, nonché tutele più solide per chi opera negli appalti e negli impianti. L’obiettivo dichiarato è un rinnovo che valorizzi professionalità e responsabilità, riducendo i divari generazionali e di genere.
Roma, cosa funziona e dove: i servizi garantiti
A Roma, Ama SpA ha attivato le procedure per assicurare le prestazioni indispensabili in linea con la legge 146/90 e gli accordi vigenti. Restano prioritari la raccolta e il trasporto dei rifiuti pericolosi, la copertura delle utenze critiche (scuole, ospedali, stazioni, caserme, carceri), lo spazzamento dei mercati e gli interventi nelle aree a forte interesse turistico-museale. Sono aperti i Centri di Raccolta di Bufalotta, Tiburtina/Ponte Mammolo, Cinecittà, Laurentina, Acilia, Corviale e Battistini.
L’azienda segnala possibili rallentamenti o sospensioni per gli altri servizi, in base al livello di adesione. È prevista inoltre l’astensione, con le stesse modalità, per i lavoratori del settore funerario cui si applica il CCNL dell’igiene ambientale, con garanzia ferrea delle prestazioni essenziali. Ai cittadini viene chiesto di prestare attenzione agli orari e di limitare al necessario il conferimento dei rifiuti fino al ripristino della piena operatività.
Napoli, l’avviso di Asia: “servizi non pienamente garantiti”
A Napoli, Asia informa che potrebbero non essere assicurate la raccolta stradale e porta a porta, lo spazzamento, l’apertura delle isole ecologiche e altri servizi connessi all’igiene urbana. L’azienda ribadisce che l’astensione è agganciata al rinnovo del CCNL unico dei servizi ambientali e chiede collaborazione alla cittadinanza per contenere disagi e accumuli. Ridurre i conferimenti oggi significa agevolare un rientro più rapido alla normalità domani.
Il messaggio ai napoletani è netto: l’ampiezza del blocco potrà variare a seconda delle adesioni, ma i servizi essenziali resteranno operativi come previsto. È consigliabile, dove possibile, rinviare il conferimento e consultare i canali informativi dell’azienda per aggiornamenti. La tenuta del sistema nelle prossime ore dipenderà molto anche da gesti semplici e responsabili da parte di ciascuno.
Palermo, i piani di Rap per ridurre i disagi
A Palermo, Rap ha comunicato una possibile criticità dei servizi, compresi quelli nelle aree raggiunte dal porta a porta. Per contenere gli effetti dello sciopero, sono state predisposte liste di personale dedicate alle prestazioni obbligatorie, in ossequio al diritto di sciopero e alla necessità di mantenere attivi i presìdi fondamentali in città.
L’azienda invita i cittadini a non esporre né conferire rifiuti — anche differenziati — per l’intera giornata di oggi. Il servizio tornerà ai regimi ordinari da sabato 18 ottobre, con recuperi programmati per smaltire l’eventuale arretrato. Una giornata di attesa può evitare cumuli e disservizi prolungati nel fine settimana.
Servizi minimi e regole: cosa prevede la legge
Il quadro di riferimento è quello della legge 146/1990 sui servizi pubblici essenziali e del codice di regolamentazione del 1° marzo 2001: durante lo sciopero vanno garantiti interventi vitali come la raccolta dei rifiuti pericolosi, l’assistenza alle utenze sensibili, lo spazzamento nelle aree a maggior pressione e le operazioni presso i mercati. Diversi Comuni hanno diramato avvisi omogenei, confermando criteri e priorità.
Gli enti locali avvertono che il ritorno alla piena normalità potrebbe richiedere qualche ora in più, a seconda del tasso di adesione e dei volumi non raccolti nella giornata. Alcune amministrazioni suggeriscono di rinviare il conferimento al giorno successivo, così da alleggerire il sistema e prevenire accumuli. Un piccolo sacrificio che consente di mantenere pulizia e sicurezza negli spazi condivisi.
La voce di chi lavora: sicurezza, salario, riconoscimento
La protesta non è solo salariale: punta a ridurre un indice di infortuni che, secondo i sindacati, pesa drammaticamente sul settore dei servizi pubblici locali. Si chiede una prevenzione più incisiva, formazione, dispositivi e ruoli chiari in materia di salute e sicurezza. In parallelo, si guarda a un sistema di welfare e indennità aggiornato, capace di tenere il passo con l’inflazione e di riconoscere nuove professionalità e tecnologie introdotte negli ultimi anni.
Nelle parole delle organizzazioni di categoria emerge l’idea di un contratto che restituisca equilibrio tra vita e lavoro, dia stabilità agli addetti in appalto e rafforzi la classificazione delle mansioni. È la richiesta di chi, ogni giorno, sostiene il decoro delle città e la tutela dell’ambiente, spesso senza aumenti adeguati e con prospettive incerte. La distanza tra le parti è la ragione di fondo che ha portato allo sciopero odierno.
Prima di uscire: cinque risposte rapide
Quanto dura lo sciopero di oggi? L’astensione copre l’intera giornata di venerdì 17 ottobre 2025 e coinvolge tutti i turni, con ripresa graduale dei servizi dalle prime ore di domani, salvo diverse indicazioni locali. La durata su tutti i turni è stata ribadita anche negli avvisi comunali diffusi in queste ore.
Quali attività restano garantite comunque? Per legge vanno assicurati gli interventi essenziali: raccolta dei rifiuti pericolosi, copertura delle utenze sensibili come scuole e ospedali, spazzamento nei mercati e nelle aree a maggior afflusso, entro i limiti fissati dagli accordi di settore. È la cornice operativa indicata dalle aziende e dai Comuni nel rispetto della normativa.
Devo esporre i rifiuti oggi? Meglio evitarlo: molte aziende invitano a non conferire per l’intera giornata di sciopero, anche la differenziata, così da prevenire accumuli e consentire un recupero ordinato. La ripresa del servizio è prevista dal giorno successivo, con eventuali potenziamenti. L’indicazione è stata diffusa in modo esplicito a Palermo e in altri centri.
Il settore funerario è coinvolto? Sì, limitatamente ai lavoratori cui si applica il CCNL dell’igiene ambientale, e con piena garanzia delle prestazioni minime indispensabili. Lo hanno chiarito le comunicazioni aziendali diffuse nella Capitale in vista della giornata odierna.
Lo sciopero riguarda aziende pubbliche e private? Sì. La protesta copre l’intero perimetro del comparto pubblico e privato dei servizi ambientali, come specificato nelle note diffuse da sindacati e aziende territoriali. La cornice è stata ricordata anche nei canali informativi locali.
Uno sguardo che unisce piazze e case
Oggi la nostra redazione osserva una città che cambia passo per 24 ore: strade più silenziose, lavoro sospeso, attese che si sommano. Dietro ogni camion fermo c’è una richiesta di ascolto e di riconoscimento, dietro ogni sacco non esposto un piccolo gesto di responsabilità collettiva. La vertenza del CCNL unico dei servizi ambientali è un banco di prova per tutti: istituzioni, imprese, lavoratrici e lavoratori, cittadini. Ritrovare equilibrio tra diritti e servizi non è un esercizio astratto: è la misura concreta della qualità della nostra vita quotidiana.