MooRER apre la sua nuova casa nel cuore di Roma, in Via Borgognona 4F, e trasforma un debutto retail in un momento di autentica celebrazione dell’eleganza italiana. Un passo che pesa nella strategia di crescita internazionale del marchio, con la Capitale scelta come palcoscenico per un racconto di stile, artigianalità e visione.

Un indirizzo che parla alla città
Il nuovo flagship nasce nel pieno del Tridente romano, un quadrilatero che da sempre intreccia memoria e modernità. Scegliere Via Borgognona significa inserirsi in una geografia del lusso che dialoga con un pubblico internazionale e con i romani più esigenti, offrendo un’esperienza di acquisto che mette al centro il prodotto e la qualità percepita al primo sguardo. La scelta dell’ubicazione racconta una strategia precisa: posizionare l’identità di MooRER accanto ai protagonisti del retail d’eccellenza, custodendo però quell’intimità sartoriale che fa parte del suo patrimonio.
L’inaugurazione, avvenuta il 16 ottobre 2025, ha attratto l’attenzione della cronaca cittadina e degli addetti ai lavori, sottolineando il valore simbolico di un’apertura che unisce concretezza imprenditoriale e cura estetica. Testimonianze e resoconti delle principali testate di settore hanno evidenziato come l’arrivo della boutique rafforzi la mappa delle aperture luxury dell’anno, confermando Roma come snodo di strategie globali e laboratorio di nuove esperienze di vendita. La ricostruzione puntuale dell’evento è stata proposta, tra gli altri, da La Voce dei Brand.
Un progetto che trasforma il retail: luce, materia, tecnologia
Lo spazio porta la firma dell’architetto Marco Michele Rossi di Newtone Architects, studio che negli ultimi anni ha codificato linguaggi e formati retail per marchi internazionali. Qui l’estetica si distacca dal minimalismo statico e abbraccia un equilibrio tra rigore e calore: noce massello scuro per la matericità, strutture espositive in oro antico con una vibrazione quasi bronzea, pareti trattate con un intonaco speciale addizionato a frammenti di cristallo per creare riflessi madreperlacei e rifrazioni che accompagnano lo sguardo. È un set studiato per esaltare ogni capo, senza orpelli, con una regia luminosa sobria e avvolgente. Newtone documenta il progetto e la presenza del punto vendita di MooRER Roma nella propria vetrina professionale.
La boutique è concepita come un sistema sensoriale in cui tecnologia e natura dialogano per rendere l’acquisto un gesto consapevole: si tocca, si indossa, si percepisce il peso del dettaglio. L’ambiente dispone la collezione come protagonista assoluta del racconto, traducendo il DNA del marchio in un lessico tangibile fatto di superfici, luci e silenzio operativo. È un’architettura che non esibisce, ma accompagna: ogni angolo spiega la qualità del prodotto prima ancora che intervenga la parola del consulente, restituendo un’idea di lusso che coincide con comfort, precisione e durata nel tempo. La narrazione formale del progetto è stata messa in rilievo anche dalle cronache di settore il giorno dell’apertura.
Gli ospiti e l’energia dell’inaugurazione
A dare ritmo alla serata inaugurale sono stati Francesco Totti, James Franco e Sabrina Ferilli, presenze che hanno trasformato l’evento in un appuntamento cittadino. Le immagini e i resoconti hanno mostrato un clima cordiale e informale, con il pubblico assiepato lungo la via e un alternarsi di strette di mano e sorrisi. Le gallerie e i servizi dedicati hanno registrato l’interesse degli appassionati di moda e dei tifosi, sottolineando il valore mediatico di un’apertura che ha unito mondi diversi attorno alla stessa idea di qualità. Testate come La Voce dei Brand e testate sportive locali hanno documentato la partecipazione.
Nella stessa cornice, le parole di Totti – riportate dalle agenzie e riprese dalle redazioni online – hanno restituito l’ironia di un’icona che non cerca la passerella, ma riconosce l’eleganza come attitudine che dura nel tempo. La serata ha visto anche la presenza di Serena Autieri, accanto al fondatore e direttore creativo Moreno Faccincani, a testimonianza di un racconto di marca che sceglie volti capaci di parlare a pubblici differenti senza perdere autenticità. Le cronache di costume e spettacolo, incluse rielaborazioni da LaPresse e Vanity Fair, hanno contribuito a fissare il momento nell’immaginario cittadino.
Un brand italiano che cresce nel mondo con radici solide
Nato a Verona nel 2006 per impulso di Moreno Faccincani, MooRER ha costruito la propria reputazione sull’outerwear di alta gamma, lavorato interamente in Italia con materiali selezionati e componenti sviluppati ad hoc. La storia del marchio, raccontata da diversi profili istituzionali e retail internazionali, evidenzia una filiera che privilegia controllo, comfort e durata, dal piumino con imbottiture pregiate fino ai tessuti tecnici trattati per garantire performance e protezione. Il ritratto del brand e delle sue origini è documentato da schede corporate e approfondimenti di settore.
L’apertura romana si inserisce in un percorso più ampio di espansione internazionale. Nelle ultime stagioni, il marchio ha accelerato la presenza diretta in mercati chiave e, nel 2025, è stata annunciata l’apertura del primo store negli Stati Uniti, nel quartiere Meatpacking di New York, segnando un ampliamento della rete monomarca e un dialogo sempre più stretto con i clienti globali. È un tassello che conferma l’ambizione del brand di presidiare luoghi ad alta visibilità e traffico qualificato, come riportato dalle comunicazioni del settore retail e da operatori del leasing.
Cosa cambia per l’esperienza d’acquisto
Nel nuovo spazio di Via Borgognona 4F, la collezione è il nucleo di ogni scelta: capi disposti per essere toccati e vissuti, fit da provare in un ambiente che suggerisce misura e comfort ancor prima dello specchio. La luce calda costruisce profondità senza abbagliare, i cromatismi essenziali – legno scuro e metalli patinati – danno ritmo al percorso. È un racconto in cui la qualità italiana diventa esperienza concreta, senza sovrastrutture, con una scenografia che esalta senza distrarre. La descrizione dei materiali e della regia luminosa è coerente con le note di progetto diffuse alla stampa specializzata.
Questa impostazione restituisce una promessa chiara: ogni dettaglio costruttivo riflette la cura che il marchio dedica ai propri capi. Dal bottone tornito agli interni rifiniti, la boutique rende tangibile un’idea di lusso discreto e consapevole, in cui forma e funzione coincidono. L’acquisto diventa così un percorso: si osserva, si tocca, si comprende. E quando si esce sulla strada, resta la sensazione di aver abitato un luogo più che un negozio, in linea con l’approccio progettuale sviluppato da Newtone per i formati retail contemporanei.
Domande veloci, risposte essenziali
Dove si trova il nuovo flagship?
Nel centro di Roma, in Via Borgognona 4F, all’interno del Tridente, area simbolo dello shopping di alta gamma della Capitale.
Chi ha firmato il progetto?
L’architetto Marco Michele Rossi di Newtone Architects, con un concept che unisce materiali caldi, luce dorata e dettagli materici progettati per valorizzare i capi.
Quali ospiti hanno partecipato all’inaugurazione?
Francesco Totti, James Franco e Sabrina Ferilli; la serata ha visto anche Serena Autieri, in un clima di grande partecipazione documentato da cronache locali e di settore.
Come si inserisce questa apertura nella crescita del brand?
È un tassello di una strategia internazionale più ampia, che nel 2025 comprende anche il primo store negli USA, nel quartiere Meatpacking di New York, a conferma di un’espansione selettiva e mirata.
Un pensiero che resta: Roma come luogo di incontro tra artigianalità e futuro
In questa boutique si riconosce una traiettoria nitida: trasformare la qualità in esperienza, l’attenzione al dettaglio in linguaggio. Roma offre il contesto ideale, con la sua energia capace di accogliere l’eccellenza senza clamore. L’apertura di MooRER a Via Borgognona non è un punto d’arrivo, ma l’inizio di un dialogo con chi cerca capi che durano e spazi che raccontano. È la fotografia di un lusso che sceglie di parlare piano, ma di arrivare lontano, con la concretezza di chi costruisce passo dopo passo.