Nella Casa, c’è un momento in cui il brusio scende e resta solo il fiato corto di chi ha qualcosa da dire. È accaduto con Ivana Castorina, nuova concorrente del Grande Fratello 2025: notte fonda, divani, poche luci. davanti a Grazia Kendi e Giulia Soponariu Ivana ha riavvolto la propria vita e l’ha rimessa in ordine, pezzo dopo pezzo. Parole nette, senza giri: “Ho vissuto due vite… a 19 anni ho fatto la transizione”. Un racconto che non cerca applausi, cerca solo precisione.

Parliamone con calma, perché qui non c’è solo televisione. C’è un percorso che parte da Catania, passa per una clinica di Trieste, arriva a un matrimonio che oggi è la sua casa anche fuori dalla Casa. E c’è un contesto preciso: edizione 2025 del reality, condotta da Simona Ventura con tre ex gieffini in studio – Cristina Plevani, Floriana Secondi, Ascanio Pacelli – che commentano e incalzano senza spettacolarizzare. La cornice conta: spiega perché certi racconti emergono e restano.
Chi è Ivana oggi
Nel profilo ufficiale – asciutto, niente fronzoli – Ivana è presentata come operaia metalmeccanica, vita costruita “con amore, coraggio e autenticità”. Vive con il marito e due cagnoline. Sono dettagli minimi, ma dicono tutto: lavoro in catena di montaggio, affetti tenuti stretti. È lo scatto di partenza con cui entra nel gioco.
Sulla carta è classe 1989, cresce e lavora in Sicilia. In Casa porta un carattere solare, ma anche una disciplina che viene dal lavoro. A chi la ascolta non promette personaggi: promette se stessa. E quando la regia le dà campo, la scelta è di stare sulla sostanza.
Il momento in Casa: cosa ha detto, a chi, perché
La scena che ha acceso il dibattito l’avete vista: Ivana parla con Grazia Kendi e Giulia Soponariu. Si ferma sui passaggi che fanno male e fanno crescere. “I ragazzini aspettano i 18 anni per la patente… io ho aspettato i 18 anni per essere libera”. È una frase che resta. Poi il nodo con la madre: “Tuo figlio non è mai esistito”. Non è teatro, sono ricordi.
Quel dialogo non è un annuncio: è una testimonianza. Nel racconto compaiono discriminazioni, resistenze, ma anche una madre che – dopo il confronto – cammina accanto a lei. È qui che la Casa smette di essere solo gioco e torna a essere spazio pubblico, con responsabilità.
Il percorso di affermazione: Trieste, la data che segna una vita
Ivana lo dice senza tremare: a 19 anni inizia e conclude il percorso il 25 maggio 2009. Trieste è la città dove tutto si chiude e si apre. C’è anche un riferimento che colpisce: l’ispirazione da Silvia Burgio, una gieffina di un’edizione passata, operata nella stessa clinica. Anni dopo, Ivana ripassa lì, con le proprie domande e le proprie risposte.
Quel “25 maggio 2009” torna in più racconti, insieme al passaggio difficile in tribunale – due bocciature del giudice, poi l’ok – e a un pensiero che oggi ribadisce spesso: “Sono quella che sono grazie alla mia mamma”. Nel registro di Ivana non c’è rivincita, c’è riconoscenza.
Il legame di oggi: Toni, un matrimonio che la tiene a terra
Oggi Ivana è sposata con Toni. È un punto fermo nel suo vocabolario. Le cronache televisive e i ritratti usciti in questi giorni convergono: no show, profilo basso, no spettacolo. Il matrimonio – celebrato nel 2022 – viene citato come approdo dopo relazioni sbagliate: il luogo dove non servono maschere.
Ne parla poco, ci tiene molto. Non spettacolarizza la coppia, la protegge. E nel frattempo lavora, studia la dinamica della Casa, misura le parole. Quando rivendica “nessuna etichetta”, è a questo equilibrio che fa riferimento: una identità definita, una vita affettiva stabile.
Quando è entrata in gioco e come si sta muovendo
Ivana fa il suo ingresso tra la seconda e la terza puntata del programma: presentazione in coppia con Flaminia Romoli nelle clip del 7 ottobre, poi terza puntata del 13 ottobre con la diretta su Canale 5. Dentro, parte dal Tugurio, conosce i compagni, prende posizione. I contenuti ufficiali raccontano i suoi primi giorni: CV di un minuto, scherzi, confronti, fino alle prime frizioni in Casa.
Tra i momenti recenti: il CV di Ivana pubblicato il 14 ottobre, e una discussione con Bena il 16 ottobre, segno che il carattere c’è e non si nasconde. Il quadro di contesto – conduzione Ventura, tre opinionisti ex gieffini in studio – è parte del ritmo della stagione.
Perché questa storia parla a tutti
Per una volta, il reality lascia sul tavolo un lessico preciso: transizione, famiglia, lavoro, dignità. Non c’è bisogno di trattati; bastano frasi che sanno di vita. A noi interessa questo: che un racconto personale diventi utile a chi guarda da casa e si riconosce in quella paura iniziale, poi trasformata in cammino.
Il resto è televisione: dinamiche, simpatie, strategie. Qui però la tv si è fermata ad ascoltare. E quando succede, vale la pena tenere memoria: Catania, Trieste, 25 maggio 2009, un matrimonio nel 2022, un lavoro in fabbrica, due cagnoline, una madre che resta. È tutto lì, senza enfasi. Ed è abbastanza.