Torino ha salutato la IV edizione dell’AI & VR Festival – Multiverse World con una carica contagiosa: due giorni di visioni concrete su innovazione, cybersicurezza e mobilità intelligente, dentro e fuori la Mole Antonelliana. Un confronto serrato, fatto di idee che respirano realtà, lontano dagli slogan, vicino alle persone.

Torino, due giorni tra creatività e tecnica
Nelle giornate del 13 e 14 ottobre 2025, il Museo Nazionale del Cinema ha ospitato una maratona di panel, workshop e dimostrazioni, con un’ampia partecipazione di professionisti, studenti e appassionati. Le cronache dell’Agenzia DIRE e di testate economico-finanziarie hanno registrato un’affluenza vivace e una platea trasversale, segno di un dialogo maturo tra imprese, ricerca e istituzioni, iniziato con la cerimonia d’apertura alla Mole Antonelliana e proseguito in sale gremite e curiose.
La cornice non è stata casuale. Dalla programmazione VR “CineVR” del Museo – con contenuti immersivi in collaborazione con Rai Cinema – all’apertura del Festival al pubblico e in streaming, tutto ha parlato di contaminazione tra cultura e tecnologia. Il calendario ufficiale della Città di Torino ha rimarcato come l’evento riunisca istituzioni, aziende e università in un unico spazio, mentre le comunicazioni di ANGI hanno segnato il perimetro dei partner istituzionali e dei focus tematici. Una regia collettiva, per un ecosistema che cresce per connessioni.
Dati affidabili e identità digitali: l’AI tra tutele e nuove regole
Sul terreno più sensibile – dati e fiducia – la voce di Tinexta InfoCert ha chiesto di andare oltre l’hype con un’AI affidabile, ancorata ai framework europei dall’AI Act a eIDAS. Una linea che trova riscontro in iniziative come ToKAI – piattaforma per la conformità AI – e nel ruolo di InfoCert come Qualified Trust Service Provider. L’innovazione, qui, non è promessa: è procedura, certificazione, responsabilità. Le più recenti comunicazioni della società e la sua base regolatoria lo attestano con chiarezza.
Il quadro normativo europeo aiuta a fare ordine. L’AI Act è in vigore dal 1 agosto 2024, con divieti e alfabetizzazione attivi dal 2 febbraio 2025 e obblighi per i modelli di AI di uso generale scattati il 2 agosto 2025; l’applicazione completa è attesa il 2 agosto 2026. In parallelo, la revisione di eIDAS spinge i digital identity wallet verso l’adozione entro il 2026, rendendo più semplice e sicuro l’accesso a servizi pubblici e privati. Regole chiare, per fiducia concreta.
Cybersicurezza, velocità e consapevolezza
Nel vivo della cybersecurity, Davide Scatto (Tinexta Cyber) ha messo in fila una realtà che non ammette esitazioni: l’AI accelera tanto le minacce quanto le difese; vince chi coltiva competenze e cultura di sicurezza nelle organizzazioni. Sullo sfondo si muove la NIS2, con registrazioni, aggiornamenti annuali e obblighi graduali; l’ACN ha scandito scadenze e determinazioni operative, accompagnando imprese e PA verso la piena conformità. Non basta proteggere: bisogna essere pronti a ripartire.
Dal versante difesa, Pierguido Iezzi (Maticmind) ha ricordato come l’AI, se governata, diventi abilitatore di compliance NIS2, antifrode e monitoraggio continuo. Le analisi di mercato confermano scenari d’attacco in crescita e la necessità di esercitazioni e “playbook” strutturati; in Italia, la fase attuativa di NIS2 ha visto anche proroghe mirate su aggiornamenti informativi per i soggetti regolati. Resilienza significa preparazione: processi, persone, tecnologie.
Mobilità intelligente: reti predittive e città connesse
Nell’arena della mobilità, Stefano D’Albora (Ferrovie dello Stato Italiane) ha riassunto l’orizzonte: trasformare le tecnologie emergenti in strumenti quotidiani al servizio dei viaggiatori, rendendo l’ecosistema ferroviario più predittivo, sostenibile e interconnesso. È una prospettiva che rimette al centro sicurezza, efficienza ed esperienza di viaggio, valorizzando le persone insieme alla macchina. La sua presenza tra gli speaker ha dato sostanza a un cambio di passo che, da Torino, guarda all’intero sistema.
Reply, con Elena Previtera, ha mostrato come dati e connettività diventino “carburante” per reti distribuite e intelligenti: ogni veicolo, infrastruttura, passeggero, un nodo che scambia informazioni utili a decisioni rapide. Dai laboratori di Smart Mobility alle tavole rotonde del Festival, l’accento è caduto su edge, AI e V2X per rendere i trasporti più sicuri e fluidi. Una trama digitale capace di orchestrare, prevedere e prevenire.
Lutech, con Giovanni Russo, ha portato esempi concreti: la piattaforma BrAIn e i progetti sviluppati con il Centro Nazionale per la Mobilità Sostenibile – MOST, come OptiFaaS, pensati per ottimizzare pianificazione urbana, flussi e impatti. È ricerca applicata che unisce AI, IoT, Digital Twin e Data Analytics, offrendo strumenti a PA, operatori e ricercatori per scelte misurabili e tracciabili. Non visioni astratte: metriche e servizi.
Finanza pubblica e imprese: innovazione al servizio dei territori
Il presidente Michele Vietti ha chiamato le associate ANFIR a diventare veri hub di innovazione finanziaria pubblica, intrecciando soluzioni digitali e collaborazione con il Fintech, nel solco delle regole europee sull’Open Finance. Una rotta coerente con i percorsi che, in Piemonte, stanno coniugando competitività e inclusione, come dimostrano gli appuntamenti promossi da Finpiemonte e l’attenzione delle istituzioni alla transizione. La tecnologia come ponte tra pubblico e privato.
Altrettanto esplicita la visione di Intesa Sanpaolo Innovation Center, con Viviana Bacigalupo: costruire ecosistemi, esplorare trend emergenti, sostenere start-up e promuovere la circular economy attraverso programmi di Open Innovation. Il lavoro di questi mesi – dagli eventi sull’attrazione di talenti alla presenza in iniziative deep tech – racconta un impegno stabile nel collegare ricerca, impresa e territorio. Innovare è mettere radici e creare traiettorie.
PMI e agenti intelligenti: l’AI che libera tempo e talento
La crescita delle PMI passa da piattaforme che integrano AI nei processi. Lo ha ricordato Daniele Lombardo (TeamSystem): l’AI non è un traguardo, ma un punto di partenza abilitante, capace di semplificare il lavoro e valorizzare i dati. Le soluzioni presentate – dall’AI Agent per analisi e supporto decisionale all’automazione contabile – mostrano come efficienza e controllo possano crescere insieme, liberando risorse da reinvestire in qualità e competenze. Produttività che nasce dalla conoscenza dei propri numeri.
Sul versante retail e distribuzione, Würth Italia con Stefano Ronconi ha illustrato un agente LLM addestrato su oltre 100.000 schede prodotto, in grado di orientare venditori e clienti nella scelta d’uso più corretta. È un esempio concreto di AI agentica applicata alla relazione commerciale: interpretare la domanda, cercare la risposta, agire, a beneficio di precisione e tempi di risposta. Un modo per avvicinare conoscenza tecnica e bisogni del cliente.
Pubblica amministrazione e cittadini: qualità dei servizi al centro
CSI Piemonte, per voce di Enrica Valle, ha rivendicato un percorso strategico sull’AI avviato da anni: laboratorio dedicato, sperimentazioni e confronto tra competenze tecniche, organizzative ed etiche per servizi pubblici più efficienti e vicini ai cittadini. L’idea è semplice e potente: l’AI come leva di utilità, non moda passeggera. Un messaggio che ha trovato sponda nel dibattito torinese e nelle testimonianze emerse al Festival.
Questo approccio si allinea alle nuove obbligazioni di alfabetizzazione all’AI scattate già nel 2025 con l’AI Act e a un quadro, da eIDAS a NIS2, che spinge le amministrazioni a coniugare usabilità, sicurezza e tutela dei diritti. Trasparenza e controllo diventano i cardini per fiducia e adozione, con Torino che si conferma laboratorio nazionale nel mettere a sistema cultura, ricerca e servizi.
Impresa e cultura dell’innovazione
Per Riccardo Di Stefano (Confindustria), l’innovazione è un processo culturale prima che tecnologico: richiede dialogo aperto tra imprese, istituzioni, ricerca e cittadini per trasformare il cambiamento in crescita competitiva, inclusiva e sostenibile. È la traiettoria che abbiamo visto emergere a Torino: contaminazioni, partnership, disponibilità a sperimentare e misurare. Un patto di corresponsabilità che dà forma al domani.
Questa edizione ha prodotto un effetto tangibile: idee operative, prototipi, roadmap. Le testimonianze di FS Italiane, Reply, Lutech, Tinexta, Maticmind, TeamSystem, CSI Piemonte, Intesa Sanpaolo Innovation Center – accanto al supporto di ANGI e delle fondazioni cittadine – hanno fatto del Festival un hub di confronto e indirizzo per il futuro digitale. È questo che resta, quando si spengono le luci: passi concreti e un’agenda condivisa.
Domande lampo per orientarsi
Che cosa ha distinto questa edizione rispetto alle precedenti? L’innesto tra contenuti tecnici e fruizione pubblica: dal debutto al Museo Nazionale del Cinema alle esperienze immersive, con una platea ampia e partecipe, come raccontato da cronache e calendario istituzionale.
Perché si è parlato così tanto di AI “affidabile” e di identità digitale? Perché l’AI Act è entrato a regime per fasi tra 2025 e 2026 e la revisione di eIDAS spinge i wallet nazionali: regole che impattano progettazione, trasparenza e sicurezza di servizi pubblici e privati.
Qual è la novità sul fronte NIS2 per le aziende? L’ACN ha avviato registrazioni e aggiornamenti annuali, con scadenze e determinazioni operative; gli obblighi di governance, notifica e misure di sicurezza hanno un percorso graduale fino al 2026.
Come si traduce l’AI nella mobilità? In piattaforme predittive e connesse: da Reply con il suo Smart Mobility Lab a Lutech con BrAIn e OptiFaaS, passando per la visione integrata di FS Italiane su reti sicure, sostenibili e interconnesse.
Un percorso che continua
Ci sono eventi che finiscono nel momento in cui il pubblico esce dalla sala; questo no. Quanto visto a Torino – dai messaggi di ANFIR sulla finanza pubblica digitale alle esperienze agentiche di Würth, passando per l’AI “compliance-by-design” di InfoCert – costruisce continuità. È un cantiere aperto, dove regole, tecnologie e persone si cercano e si trovano, mettendo a punto strumenti che servono davvero a imprese e cittadini.
In questo, la nostra esperienza sul campo ci consegna una certezza: l’innovazione non chiede applausi; chiede responsabilità. La IV edizione dell’AI & VR Festival – Multiverse World ha indicato strade esigenti e praticabili. Ora tocca percorrerle, insieme, con quella serietà che trasforma gli annunci in risultati e i prototipi in servizi. Torino ha mostrato la rotta: il passo, da oggi, è di tutti.