Dai dati diffusi da Italiaonline emerge un’accelerazione netta: le PMI italiane stanno rafforzando la propria presenza digitale e l’uso dell’intelligenza artificiale cresce rapidamente. Nel 2024 più imprese hanno investito in comunicazione online, con budget che cambiano direzione e obiettivi, delineando un ecosistema più maturo, orientato a risultati misurabili e a una relazione diretta con i clienti.

Come è stata condotta l’analisi e chi è stato coinvolto
Lo studio 2025 di Italiaonline, basato su dati 2024, fotografa la digitalizzazione delle imprese italiane più piccole: nano, micro, piccole e medie realtà fino a 50 milioni di euro di ricavi e 250 addetti. L’universo considerato comprende 6,8 milioni di aziende, di cui circa 5,1 milioni iscritte al REA presso l’Ufficio del Registro Imprese; tra queste, all’incirca 3 milioni sono ditte individuali. Nel periodo analizzato, la differenza tra cessazioni e nuove aperture consegna un saldo positivo intorno alle 100 mila unità, segnale di un tessuto imprenditoriale ancora dinamico.
L’analisi si fonda su un campione di circa 10 mila aziende rappresentative per tipologia, settore merceologico e distribuzione geografica. Questa base statistica permette di leggere con solidità tendenze e priorità, mettendo a confronto comportamenti tra dimensioni d’impresa e aree del Paese. La fotografia che emerge è quella di una marea che sale: più imprese si affacciano sulla scena digitale e consolidano la propria voce online, con scelte che puntano a visibilità, performance e relazione diretta con i clienti, mantenendo il radicamento locale e la capacità di servizio che distingue le PMI italiane.
Dimensione del mercato della presenza e comunicazione digitale e dinamica degli investimenti
La voce “Presenza e Comunicazione digitale” raggiunge nel 2024 un valore complessivo di 3,8 miliardi di euro, con una crescita media annua degli ultimi cinque anni (CAGR 14,4%) e un avanzamento di circa +12% sull’anno precedente. Aumenta il numero delle imprese che comunicano: sono 1,694 milioni, in progresso del +15% rispetto all’ultima rilevazione. Un segnale ulteriore arriva dai budget: quasi il 20% delle PMI ha incrementato la spesa nel 2024, mentre il valore medio d’investimento si attesta a 2.243 €, stabile su base annua.
La consapevolezza che il digitale non sia più un esperimento, ma una competenza operativa, attraversa l’intero perimetro delle piccole e medie imprese. Il rafforzamento dei presidi online si traduce in pianificazioni più continue e nella ricerca di ritorni misurabili, dalla notorietà alla generazione di contatti. Il mercato che cresce a doppia cifra conferma una traiettoria consolidata, sostenuta tanto dall’ingresso di nuove realtà quanto dal consolidamento di chi ha già avviato un percorso, senza strappi ma con costanza e un’attitudine sempre più orientata ai risultati.
Canali prioritari: siti, e-commerce, Search&Display e social
Tra i mezzi su cui convergono gli investimenti spicca il sito web, con quasi 700.000 imprese attive e un valore che supera i 940 milioni di euro, entrambi in crescita del +6% anno su anno. L’e-commerce è il segmento più vivace: vale 402 milioni e registra un incremento degli investimenti delle PMI pari a +83%, trainato da un valore medio sul canale di 2.715 € da parte di circa 150.000 aziende che vendono online prodotti e servizi. Il capitolo Search&Display (motori di ricerca, SEO e display adv) coinvolge oltre 400 mila imprese, per 673 milioni di euro e un aumento del +11%.
Sui social media la spinta è altrettanto forte: per la prima volta le imprese che investono su piattaforme come Facebook, Instagram o TikTok sono quasi pari a quelle che operano sul proprio sito. Sono 676 mila le aziende attive, per un mercato da 595 milioni di euro: il 47% dei budget è destinato alla gestione della presenza, il resto all’advertising per ampliare i pubblici. Prosegue la crescita a doppia cifra dell’influencer marketing tra le PMI, con +37% di investimenti e un valore che sfiora i 100 milioni di euro. In parallelo, avanzano i marketplace con +22% e i portali di settore con +8%, dalle piattaforme per la vendita online come Amazon ed E-bay fino a realtà verticali come PagineGialle Casa.
Adozione dell’AI: tassi, progresso rispetto al 2024 e impieghi concreti nelle attività quotidiane
La novità emersa nella rilevazione 2025 riguarda la misurazione puntuale dell’intelligenza artificiale tra le PMI. L’adozione cresce con decisione: il 26,7% delle aziende ha testato o utilizza stabilmente l’AI, in aumento del +50% rispetto al 2024. Più realtà hanno integrato in modo permanente queste tecnologie, passate dal 6,3% al 9,4%, mentre la quota di chi sperimenta sale dall’11,6% al 17,3%. Resta ampia la platea consapevole ma inattiva (43,5%), e scende al 29,7% la componente incerta o non utilizzatrice, in calo di dieci punti su base annua.
Le applicazioni privilegiate parlano la lingua dei contenuti: creazione di testi (55,2%) in prima fila, seguita da foto e video (31,9%). Seguono l’ottimizzazione delle campagne pubblicitarie (22,8%) e la gestione delle recensioni (22,6%). Restano meno diffuse, ma rilevanti, soluzioni come chatbot/assistenti virtuali (18,0%), creazione di siti web (15,7%) e gestione del CRM (10,0%). È un campo in movimento, dove ogni punto percentuale racconta un passo avanti nella quotidianità operativa di migliaia di imprese.
La risposta di Italiaonline: strumenti, directory e AI al servizio della visibilità
Italiaonline si conferma partner strategico del tessuto imprenditoriale nel percorso di trasformazione digitale e rafforza la propria missione attorno all’AI. La customer journey evolve e le interazioni online convergono sempre più sui Grandi Modelli Linguistici (LLM) come ChatGPT, Gemini e Perplexity. Essere riconosciuti e citati da queste piattaforme diventa cruciale per la visibilità, perché incide sul modo in cui le informazioni aziendali vengono restituite alle persone che cercano prodotti e servizi.
Per rispondere a questa sfida, Italiaonline introduce InRete+, soluzione progettata per aumentare le probabilità che una PMI venga citata da un LLM. L’efficacia nasce dalla coerenza e dall’autorevolezza dei contenuti distribuiti su un network di oltre 37 listing e directory strategiche, incluse PagineGialle e PagineBianche, che alimentano l’affidabilità delle risposte dell’AI. L’impegno tocca l’intero ecosistema: strumenti per la Gestione Recensioni con l’AI, siti web ottimizzati per l’AI, servizi di SEO AI, Google AI e soluzioni per la creazione di contenuti con l’ausilio dell’intelligenza artificiale, con l’obiettivo di rendere queste tecnologie subito fruibili e utili alla crescita e alla competitività in un mercato in continua e velocissima evoluzione.