Milano, domenica 19 ottobre 2025: torna la giornata che fa brillare il vintage tra abiti, musica e profumi di street food. Dalle 10 alle 21, l’ex stabilimento in zona Mecenate accoglie collezionisti, creativi e curiosi per una maratona di acquisti e incontri che unisce memoria, moda e design in un’unica, intensa esperienza.

Data, orari e luogo
Il nuovo appuntamento di East Market è fissato per domenica 19 ottobre 2025, con apertura continuata dalle 10 alle 21. La location è la consueta: Via Mecenate 88/A, nella suggestiva cornice dell’ex fabbrica aeronautica trasformata in spazio per espositori e pubblico. L’ingresso prevede un ticket di 5 euro, acquistabile anche in loco, per una giornata da vivere senza fretta, tra migliaia di pezzi unici e storie da scoprire.
Chi varca la soglia si muove in ambienti ampi e modulati, capaci di restituire un ritmo naturale alla visita. Le guide di ViviMilano ricordano che la superficie complessiva supera i 6.000 mq, mentre le FAQ ufficiali indicano 3.000 mq coperti climatizzati: numeri che spiegano perché gli eventi, che tornano una domenica al mese, siano al tempo stesso comodi e vivaci, al riparo dal meteo e con spazi all’aperto quando la stagione lo permette.
Tra capi rari, vinili e oggetti che raccontano una vita
La mappa del mercato è un invito a perdersi: capi vintage e second-hand dal primo Novecento ai 2000, denim, militare, college e streetwear convivono con accessori firmati e capi da tutti i giorni. La Vinyl Area offre dischi rari dal rock al jazz, elettronica, blues, reggae e hip hop, accanto a CD, cassette e memorabilia. In corsia si incontrano collezionismo, modernariato, design, poster, fumetti, libri, giochi e curiosità pronte a una nuova vita domestica.
La selezione è curata con l’idea che ogni oggetto meriti una seconda occasione: pezzi restaurati, custom e upcycling hanno un posto privilegiato. Il progetto promuove da sempre il riuso con il motto “Everything Old Is New Again”, favorendo scelte consapevoli contro la sovrapproduzione. Sul fronte food & beverage l’organizzazione ha adottato una politica #plasticfree nelle aree dedicate, con materiali eco friendly e riciclabili: una scelta coerente con la missione culturale del mercato.
Volti e botteghe: gli espositori in evidenza
In questa edizione tornano nomi che i frequentatori riconoscono al primo sguardo: Vintageafropicks, con una ricca selezione anni ’80–’90; Alt Means Old, specializzato in piatti e stoviglie d’epoca reinterpretati con claim ironici; Spaghettochild, punto di riferimento per lo streetwear maschile e il mondo skateboard. Stili diversi che dialogano tra loro e danno forma a un panorama in cui ogni stand racconta una visione.
Accanto ai veterani, spazio alle novità: BIBI SARTORIA porta giacche patchwork dai colori decisi; RADICA made in Italy unisce resina, legno e diorami in quadri, lampade e orologi; la designer artigiana Paola Spatari trasforma vele nautiche recuperate in borse e accessori. Una costellazione di micro-laboratori che mette al centro lavorazioni attente e personalità creative, tratto distintivo di ogni tappa del calendario.
Sapori, Diner e musica: l’esperienza che completa la visita
Nella nuova area coperta East Market Diner ci si ferma a ricaricare le energie: tavolini, bar, caffetteria e bakery restano attivi per tutta la giornata, con una proposta dolce e salata pensata per accompagnare il flusso della visita. È uno spazio confortevole, integrato nel percorso, che invita a concedersi una pausa senza staccarsi dall’atmosfera del mercato.
All’esterno, i food truck mescolano sapori internazionali e tradizione italiana; non mancano opzioni per vegani, celiaci e kids. A scandire il tempo ci pensano i DJ set, con selezioni che intrecciano brani del passato e suoni contemporanei, dando una colonna sonora discreta ma presente a ogni scoperta tra gli stand. L’insieme rende l’evento fruibile dall’apertura alla chiusura, senza perdere calore.
Come arrivare e servizi utili
Raggiungere Via Mecenate 88/A è semplice: chi usa i mezzi può combinare la Metro M4 (fermata Repetti) con il tram 27, oppure optare per le linee bus 66/45/88. Chi arriva in auto trova parcheggi su strada nelle vie limitrofe. Consigliato presentarsi al mattino, quando l’affluenza è più scorrevole e la scelta tra capi e oggetti è al suo massimo.
Tra i servizi, è attivo il guardaroba custodito per borse, pacchi e perfino valigie, utile anche per i visitatori di passaggio. Molti stand accettano le carte, ma all’interno è presente anche un ATM per prelevare contanti; i bambini fino a 12 anni entrano gratuitamente e i cani sono benvenuti. Biglietti acquistabili online o in cassa, con fast track consigliato per evitare attese.
Perché questa domenica vale il viaggio: prospettiva e memoria
Chi segue da anni la scena del vintage milanese sa che East Market ha consolidato una comunità che mescola esperti, giovani creativi e famiglie. Le cronache cittadine ricordano appuntamenti molto partecipati già a inizio 2025, con centinaia di espositori e code sorridenti all’ingresso: segni di un format che ha superato la prova del tempo, sostenuto da cura curatoriale e attenzione ai dettagli. È il luogo in cui un acquisto racconta anche uno stile di vita.
Non c’è fretta qui: c’è il gusto di ritrovare pezzi che risuonano, oggetti che tornano a casa per la seconda volta. Con l’architettura industriale a fare da scenografia e una regia che bilancia shopping, musica e pausa gastronomica, la giornata del 19 ottobre promette un ritmo pieno ma mai frenetico, fatto di soste, chiacchiere con i venditori e curiosità inaspettate dietro ogni banco.
Domande d’istinto, risposte veloci
Quanto costa entrare? Il biglietto è di 5 euro. Si può acquistare online o direttamente all’ingresso. Per i visitatori più giovani, fino ai 12 anni, l’entrata è gratuita con documento; è previsto anche l’accesso agevolato per persone con disabilità. Se prevedi di restare a lungo, valuta l’acquisto in anticipo per saltare eventuali code.
Quali sono gli orari? La manifestazione apre domenica 19 ottobre dalle 10 alle 21 senza interruzioni. È una finestra ampia, pensata per visitare con calma e, perché no, tornare su uno stand dopo una pausa al Diner. Al mattino si girano meglio i capi più ricercati; nel pomeriggio cresce la musica e l’atmosfera si fa più conviviale.
Dove si svolge esattamente? Negli spazi di Via Mecenate 88/A, nel quadrante est di Milano. È un ex sito aeronautico riconvertito, con ambienti coperti e aree esterne. La struttura è pensata per accogliere flussi importanti, garantendo percorsi comodi e soste frequenti tra stand, food truck e zona Diner.
Si mangia bene? Sì: l’area coperta East Market Diner offre bar, caffetteria e bakery sempre aperti, mentre all’esterno i food truck propongono cucina internazionale e specialità italiane. Non mancano opzioni per vegani, celiaci e bambini; il tutto allineato alla scelta #plasticfree nelle aree food & beverage.
Posso portare il cane? Certo. Gli animali domestici sono ammessi e, come sempre, è richiesto buon senso negli spostamenti tra gli stand più affollati. Per rendere la visita confortevole per tutti, tienilo al guinzaglio e valuta gli orari meno intensi se è sensibile ai rumori.
Ci sarà musica dal vivo? La giornata è accompagnata da DJ set che alternano sonorità del passato e vibrazioni contemporanee. La musica non invade, ma accompagna, creando un sottofondo riconoscibile che rende più piacevole la scoperta di un vinile raro o di un capo personalizzato.
Come conviene pagare? Molti espositori accettano carte e bancomat, ma qualche artigiano preferisce il contante. All’interno è disponibile un punto ATM per prelievi veloci. Se cerchi pezzi piccoli o sorprese dell’ultimo minuto, avere una cifra in contanti rende gli acquisti più scorrevoli.
Un congedo che profuma di futuro e memoria
Questa edizione parla di cura: il tempo dedicato a restaurare, il rispetto per i materiali, la scelta di politiche sostenibili e la voglia di raccontare storie oltre le mode. Domenica 19 ottobre non è soltanto un calendario da segnare, ma l’occasione per rimettere in circolo oggetti e idee con un passo più consapevole, dentro una Milano che continua a reinventarsi senza smarrire le proprie radici.
Lo sguardo che portiamo via, alla fine, è quello di una città che ama sperimentare e di un pubblico che sa scegliere con intelligenza: collezionisti, famiglie, studenti, professionisti. Qui il vintage non è nostalgia: è un linguaggio vivo, fatto di incontri, intuizioni, dettagli. Ed è proprio in questo dialogo che riconosciamo il nostro modo di raccontare Milano, con la stessa cura che chiediamo agli oggetti che scegliamo.