Un’autrice poliedrica consolida la propria presenza tra cinema e letteratura, intrecciando una nuova uscita in sala con un percorso di ricerca che guarda alle radici delle fiabe più amate. Un autunno di lavori convergenti, frutto di una visione coerente e riconoscibile.

La nuova prova d’attrice sul grande schermo
Dal 13 novembre, l’attrice, regista e scrittrice Isabelle Adriani torna al cinema come protagonista di “Due famiglie e un funerale”, una commedia brillante diretta da Mark Melville e prodotta da Marvaso Productions. Il progetto si inserisce nel solco delle opere corali, valorizzando un cast popolare composto da Maurizio Mattioli, Enzo Salvi, Fioretta Mari, Andrea Roncato e Anita Kravos, con toni leggeri e dinamiche intergenerazionali. L’obiettivo è restituire ritmo, ironia e un gioco degli equivoci di respiro contemporaneo.
Adriani interpreta Helena, ballerina di flamenco spagnola, figura sospesa tra passione e ironia, sensualità e goffaggine, unendo tratti alla Jessica Rabbit alla disarmante spontaneità di Bridget Jones. Il personaggio richiama, per energia e colore, la sua Mercedes in “Che Bella Giornata” di Checco Zalone, ma ne amplia l’arco comico con sfumature caratteriali più marcate. Ne nasce un mosaico di tempi comici e contrasti che mira a coinvolgere lo spettatore in un racconto corale.
Una vocazione autoriale tra saggio e cinema breve
Accanto all’attività d’interprete, l’artista firma il volume “Il DNA della Fiaba”, edito da Edizioni NISROC CH, e il cortometraggio “The DNA of Fairy Tales”, scritto e diretto personalmente. I due lavori avanzano in parallelo come tappe di un’unica ricerca: indagare l’origine storica dei racconti fiabeschi, il modo in cui si sono sedimentati nell’immaginario collettivo e le forme con cui possono dialogare con linguaggi visivi contemporanei. Un percorso che intreccia saggistica e audiovisivo.
Il libro si distingue per la prefazione del professor James Clackson dell’Università di Cambridge, che inquadra gli obiettivi del progetto e ne evidenzia la rilevanza sul piano linguistico e culturale. L’opera apre una collana in dodici volumi dedicata alla genealogia delle fiabe più note: da Cenerentola a Biancaneve, da La Bella e la Bestia a Cappuccetto Rosso, fino ad Aladino e La Sirenetta. Una mappa di testi fondativi riletti con metodo, per coniugare rigore e divulgazione.
Dalla pagina allo schermo: sviluppi e prospettive
Il progetto editoriale si espande oltre la carta, prevedendo docu-film e live action di respiro internazionale ispirati ai volumi della collana. Questa continuità tra saggio e immagini muove dall’idea che le fiabe siano archivi di simboli capaci di rinnovarsi, trovando linguaggi sempre nuovi per dialogare con pubblici differenti. Il cortometraggio “The DNA of Fairy Tales” rappresenta un primo tassello di tale traduzione, fungendo da laboratorio di stile e contenuti.
La traiettoria complessiva definisce un profilo autoriale coerente: la presenza sul set con “Due famiglie e un funerale” procede in parallelo con un’indagine teorica che punta alla produzione audiovisiva. L’incontro tra interpretazione e ricerca alimenta un ecosistema creativo integrato, in cui la scena e la pagina si richiamano a vicenda. Così, l’autunno di Isabelle Adriani si configura come una stagione di consolidamento e prospettiva, tra intrattenimento e approfondimento culturale.