Oggi, domenica 12 ottobre 2025, Paola Caruso torna a Verissimo per un nuovo ritratto televisivo. Un incontro atteso: tra carriera, origini e il cammino di cure del piccolo Michele, il suo racconto conserva la forza cruda dei fatti e la delicatezza di una madre che non smette di cercare soluzioni.

Un ritorno in tv carico di significato
Il suo nome figura tra gli ospiti della puntata di oggi, confermato dalle anticipazioni televisive e dalla scheda delle edizioni del programma, con Silvia Toffanin pronta a ripercorrerne i passaggi decisivi senza cedere a semplificazioni. Il contesto è quello della domenica pomeriggio di Canale 5, dove le storie chiedono tempo, attenzione, ascolto. In questa cornice Caruso riannoda i fili: la ribalta, la vita privata, la maternità vissuta come resistenza quotidiana e come promessa di futuro, sostenuta anche dall’interesse di testate locali che hanno indicato la sua presenza in studio.
Il baricentro resta Michele. Da quando, durante una vacanza a Sharm el-Sheikh, un’iniezione per abbassare la febbre gli ha provocato una lesione al nervo sciatico, ogni tappa è stata raccontata in trasmissione con precisione e pudore. Verissimo ha ricostruito il percorso clinico: diagnosi, tutore, terapie, l’idea che il danno fosse permanente e poi la scelta, maturata tra fine 2024 e inizio 2025, di volare negli Stati Uniti per un intervento complesso. Una cronologia dura, che oggi riemerge con lucidità e con la speranza sorretta dai piccoli, misurabili progressi.
Tra palcoscenici e reality: una carriera costruita a ritmo di sfide
Prima del dolore c’è la professionista. Nata a Catanzaro il 17 gennaio 1985, formata anche negli studi di Giurisprudenza, Caruso muove i primi passi a Miss Italia 2003, dove ottiene il titolo regionale “Miss Moda Mare Triumph Calabria”. Arrivano poi Uomini e Donne (2006) e la chiamata che la trasforma in volto popolare: la “Bonas” di Avanti un altro!, ruolo che ne definisce ironia, ritmo, presenza scenica. Il 2016 la vede protagonista a L’Isola dei Famosi, con un percorso lungo fino alla finale e un quarto posto che certifica tenuta e carattere davanti al pubblico generalista, come ricordato dalle cronache televisive dell’epoca.
Nel 2018 il passo successivo ha il sapore dell’avventura: Pechino Express, in coppia con Tommaso Zorzi come “I Ridanciani”. Lì una notizia cambia le priorità: la gravidanza. La scelta di lasciare il gioco, documentata da più media, racconta un istante in cui carriera e vita reale si toccano senza filtri. Nel 2022 Caruso rientra in prima serata con La Pupa e il Secchione Show, esperienza che segna un’altra tappa del suo rapporto con il linguaggio dei reality e del varietà televisivo. Una traiettoria che oggi, davanti alle telecamere, si rilegge alla luce di quanto accaduto dopo.
Le radici, l’adozione e l’incontro con la madre biologica
Ci sono origini ritrovate che meritano rispetto. A 13 anni, raccontò, scoprì di essere stata adottata: la mamma Wanda e il papà Michele l’avevano cresciuta proteggendola, mentre la verità arrivò come uno spartiacque emotivo. Anni dopo, grazie a un percorso televisivo seguito e verificato, la presunta mamma biologica Imma Meleca si è fatta avanti. Il test del DNA, documentato pubblicamente, ha confermato la parentela e ha dato un nome e un volto a una storia sospesa per decenni. Una pagina di vita affrontata con prudenza e con la gratitudine dovuta a chi c’è sempre stato.
Il quadro familiare si è allargato senza cancellare legami. Negli ultimi anni, la stessa Caruso ha condiviso scatti con Imma e con Wanda, segnando sul calendario momenti privati come compleanni e ricorrenze, e ricordando la scomparsa del papà adottivo Michele nel 2015. Sono frammenti che restituiscono continuità affettiva e che aiutano a leggere il suo sguardo, oggi più consapevole nel definire cosa significhi prendersi cura di una famiglia in trasformazione. Anche questo, prima ancora della notorietà, costruisce credibilità nel racconto pubblico.
Michele, un cammino di cure e coraggio
La cronaca medica inizia in Egitto, quando a Michele viene somministrata una puntura per abbassare la febbre: dopo pochi minuti la caduta dal letto e, da lì, la diagnosi di lesione al nervo sciatico. A Verissimo Caruso ha ricostruito l’episodio, il ricorso al tutore, la fisioterapia, l’idea – ribadita più volte dagli specialisti – che il danno potesse essere permanente. Una realtà dura da accettare, raccontata senza retorica e con la precisione che il pubblico merita quando si parla di salute.
Tra fine 2024 e i primi mesi del 2025, la decisione: partire per gli Stati Uniti. Lì il bambino è stato sottoposto a un intervento di riposizionamento di tendini e strutture nervose funzionali, operazione lunga – circa cinque ore – che i medici hanno definito “tecnicamente riuscita”. È seguito un periodo con gesso, poi il ritorno al tutore e un protocollo di riabilitazione stringente. In studio, Caruso ha parlato di miglioramenti e di un cammino ancora lungo, scegliendo di condividere anche il sostegno psicologico per il figlio, provato dai mesi di immobilità.
Alla fatica clinica si è sommata un’altra prova: mentre era oltreoceano, la mamma biologica Imma ha dovuto affrontare un intervento al cervello d’urgenza. Paure sovrapposte, gestite da sola con Michele, tra attacchi di panico e la necessità di restare lucida. Sono dettagli che emergono con forza e che spiegano perché ogni piccolo progresso del bambino abbia il valore di una conquista, e perché la narrazione pubblica, qui, debba rimanere aderente ai fatti, come riportato dalle cronache che hanno seguito quel viaggio.
Affetti, amori e una battaglia in tribunale
La vita sentimentale ha incrociato più volte le pagine di costume. Dopo la relazione con l’imprenditore Francesco Caserta, indicato come padre di Michele, si è aperta una causa durata anni per il riconoscimento del bambino. In tv Caruso ha annunciato l’esito della sentenza: Michele è stato riconosciuto come figlio di Caserta, con tutti i diritti che ne conseguono. Un passaggio non soltanto giuridico, ma profondamente umano, che ha restituito certezza a una biografia familiare segnata da troppe incognite.
Nei mesi scorsi, in un’altra intervista televisiva, la showgirl ha raccontato di aver annullato le nozze con il compagno di allora, Gianmarco, dopo aver scoperto dinamiche che riteneva incompatibili con la serenità del loro progetto. Una scelta definita “sofferta”, spiegata pubblicamente con la stessa nettezza con cui ha difeso la propria visione della famiglia, sempre mettendo al centro il benessere del figlio. La stampa di spettacolo ha dato conto di quella decisione, documentandone motivazioni e tempi.
Chiarimenti rapidi: domande che riceviamo più spesso
Oggi Paola Caruso è davvero ospite a Verissimo? Sì: la puntata di domenica 12 ottobre 2025 include il suo intervento, come indicano le schede delle edizioni e le anticipazioni di giornata.
Che cosa è successo a Michele a Sharm el-Sheikh? Dopo una puntura per la febbre, ha riportato una lesione al nervo sciatico; da allora segue terapie e usa un tutore per camminare.
L’operazione negli Stati Uniti ha funzionato? I medici l’hanno definita tecnicamente riuscita; resta un percorso di riabilitazione e monitoraggio con tutore e fisioterapia.
È vero che la madre biologica è stata ritrovata grazie a un test del DNA? Sì: il test televisivo ha confermato la maternità di Imma Meleca, chiudendo una ricerca durata decenni.
La causa per il riconoscimento di Michele si è conclusa? Sì: è arrivata la sentenza che riconosce Michele come figlio di Francesco Caserta, come annunciato in trasmissione.
Una riflessione che resta addosso
Da giornalisti, abbiamo seguito negli anni ogni capitolo di questa storia, sempre ancorati alle testimonianze verificate e alle parole pronunciate nei luoghi dove i fatti sono stati resi pubblici. In Paola Caruso colpisce l’equilibrio tra visibilità e intimità: lavora con il mezzo televisivo senza dimenticare che, oltre la luce dello studio, esistono notti intere in corsia, voli di sola andata, telefonate che tolgono il respiro. Oggi, davanti alle telecamere, quello sguardo racconta soprattutto una cosa: il bisogno di verità. Una verità semplice, provata, che coincide con il sorriso di Michele quando si rimette in piedi.