Due avventure spaziali tornano a incantare una nuova generazione, tra meraviglia intatta e discussioni sul prezzo. Il ritorno di Super Mario Galaxy e Super Mario Galaxy 2 su Switch accende il dibattito: resta l’arte, cambia il contesto. E noi, davanti a questi classici, sentiamo ancora quell’impulso a perderci nelle stelle, pur con qualche riserva.

Un ritorno atteso, ma non economico
L’annuncio è arrivato durante il Nintendo Direct di settembre, con una data che pesa come un impegno: 2 ottobre 2025. I due titoli si possono acquistare separatamente a 39,99 (dollari o euro a seconda del mercato) oppure in bundle a 69,99. La confezione fisica e l’acquisto digitale convivono, mentre su Switch 2 è previsto un aggiornamento gratuito che abilita la risoluzione fino al 4K. Un rientro in grande stile, ma dal cartellino non leggero, come sottolineato da testate che hanno seguito l’annuncio e il listino.
Il confronto con il passato è inevitabile. Nel 2020, la raccolta Super Mario 3D All-Stars proponeva tre giochi a un prezzo inferiore, pur con disponibilità limitata nel tempo, scelta poi spiegata dai canali ufficiali. Oggi la proposta è più mirata e tecnicamente più rifinita, ma decisamente più onerosa, come rilevano anche i sondaggi di community specializzate dove il tema “prezzo” domina il sentiment. È qui che l’entusiasmo incontra la realtà: la nostalgia ha un costo, e non è simbolico.
Design complementari: due modi diversi di raccontare il cosmo
Galaxy e Galaxy 2 guardano alle stelle con sensibilità differenti, e questo li rende ancora oggi una coppia unica. Il primo episodio avvolge l’avventura in un’atmosfera sospesa, quasi lirica, con l’intreccio parallelo della fiaba di Rosalinda a dare un respiro inedito alla leggenda di Mario. Il secondo capitolo rinuncia a quel registro emozionale per abbracciare una chiarezza d’intenti più netta, puntando tutto su ritmo e sorpresa continua. Non è un passo indietro: è un diverso modo di guidare lo stupore, più asciutto, più preciso, più immediato.
Queste differenze si riflettono nelle architetture dei mondi. Il primo Galaxy poggia su un hub vivo, l’Osservatorio Cometa, che cresce con noi e ci fa sentire parte di un viaggio coeso. Galaxy 2 preferisce la mappa essenziale: meno teatralità, più fuoco sui livelli, come una collana di gemme incastonate una dopo l’altra. Cambia la percezione, non la qualità: da una parte l’epopea, dall’altra l’officina delle idee, dove ogni pianeta è una dimostrazione di eleganza e rigore nel level design.
Gravità che seduce, ritmo che non cede
Il cuore resta un platform plasmato dalla gravità, con salti tripli, scatti laterali e traiettorie impossibili che piegano la prospettiva. Camminare su sfere, pareti e anelli planetari rimette in discussione ciò che sappiamo del movimento in un videogioco. È un linguaggio motorio che invita a osare: i veterani si inventano acrobazie, i nuovi arrivati scoprono un’elasticità che rende naturale l’impossibile. In questo dialogo fra controllo e sorpresa sta l’impronta che non scolorisce: il gesto fisico diventa racconto.
La varietà dei mondi rimane disarmante: ghiacci che scricchiolano, giungle sospese, meccanismi a tempo, trasformazioni dal design leggibile e brillante. Galaxy 2 stringe le maglie, chiede più precisione, introduce Yoshi con abilità che ampliano gli scenari e le strategie. Le Comete alternative sanno essere stimolo e ostacolo; il sequel ne calibra meglio il ritmo. E quando servono obiettivi extra, le Stelle Verdi di Galaxy 2 dialogano con l’esplorazione in modo più convincente della “seconda corsa” di Galaxy con Luigi.
Novità “moderne”: rifiniture intelligenti, non stravolgimenti
Il pacchetto su Switch aggiunge ciò che serve a rendere l’esperienza più accogliente senza snaturarla: Assist Mode per alleggerire gli scogli, player musicale per riascoltare la colonna sonora, UI ripulita e opzioni di controllo che permettono di scegliere fra motion e comandi tradizionali con Joy-Con e Pro Controller. C’è anche il supporto amiibo, con piccoli bonus in-game. Sono aggiunte puntuali, pensate per un pubblico ampio, non orpelli. Lo ribadiscono gli approfondimenti delle principali testate specializzate.
Dal versante tecnico arrivano conferme confortanti: la raccolta mantiene fluidità stabile e, su Switch 2, l’aggiornamento gratuito spinge la definizione fino al 4K in modalità dock, con 1080p in portatile. È la prima volta che Galaxy 2 approda su hardware portatile, e questa modernizzazione dà al titolo una nuova vita senza toccarne l’essenza. Un lavoro di restauro rispettoso, che mette in risalto musiche e scenografie senza appiattirle. Lo sottolineano analisi comparative pubblicate nei giorni del lancio.
Tra celebrazioni e grande schermo: il contesto che cambia
Il calendario non è casuale: le uscite si inseriscono nel 40º anniversario di Super Mario e accompagnano la marcia verso il cinema. A settembre è stato svelato il titolo del sequel animato, The Super Mario Galaxy Movie, in arrivo nelle sale il 3 aprile 2026, con il cast di voci internazionali confermato. La sinergia tra giochi e film è esplicita e mira a riaccendere l’immaginario spaziale della serie in un arco temporale ben definito.
Nel medesimo ecosistema di prodotti, Nintendo ha programmato due amiibo tematici — Mario & Luma e Rosalina — attesi per il 2 aprile 2026, oltre a un’edizione fisica dello storybook di Rosalinda. Sono tasselli che fanno volume attorno ai giochi, aggiungendo collezionabilità e piccoli incentivi in-game. Un mosaico che racconta una strategia: riportare in primo piano l’era cosmica di Mario, senza ripubblicare acriticamente.
Testa e pancia: il giudizio che conta davvero
Resta la questione centrale: vale la spesa? Se guardiamo al game design, la risposta è sì, e non per deferenza al passato: ritmo, inventiva e pulizia meccanica sfiorano ancora l’eccellenza. Se guardiamo al portafogli, la riflessione si fa più severa: il prezzo di listino, per quanto giustificato da rifiniture e compatibilità futura, alza l’asticella d’ingresso. Noi abbiamo sentito entrambi i richiami: l’emozione del ritorno e la prudenza dell’acquisto. E li teniamo insieme, come si fa con le grandi passioni.
Il nostro verdetto parla chiaro: chi non ha mai toccato questi due capisaldi ha oggi l’occasione migliore per recuperarli; chi li conosce a memoria deve chiedersi quanto contino le migliorie e l’idea di portarli con sé in mobilità moderna. Per noi, tra testa e pancia, il bilancio si ferma su un 8/10: altissimo valore ludico, proposta commerciale da valutare con lucidità. La magia c’è, ma non fa dimenticare la calcolatrice.
Domande rapide, risposte sincere
Quanto costa la raccolta e come posso acquistarla? Digitale singolo a 39,99 e bundle a 69,99: prezzi allineati ai principali mercati. Esiste una confezione fisica con entrambe le avventure su cartuccia, mentre gli acquisti separati passano dall’eShop. La disponibilità è partita il 2 ottobre 2025 e il listino, comunicato nel Direct di settembre, è stato ribadito dai maggiori siti di settore, con differenze minime tra aree geografiche e promozioni locali.
Quali sono le novità tecniche davvero percepibili? Interfaccia ripulita, opzioni di controllo moderne tra motion e input tradizionali, modalità assistita e un lettore musicale interno. Su Switch 2, un aggiornamento gratuito abilita la risoluzione fino al 4K in dock e 1080p in portatile. Non è una rivoluzione, ma un set di accorgimenti che rende l’esperienza più fluida e accessibile, preservando il carattere originale dei due giochi.
Galaxy 2 mancava in 3D All-Stars: cosa cambia oggi? All’epoca, nel 2020, la raccolta celebrativa includeva 64, Sunshine e il primo Galaxy, ed è rimasta in vendita per un periodo limitato, come spiegato dai canali ufficiali. Oggi il tassello mancante è finalmente al suo posto: Galaxy 2 entra nell’offerta su Switch, anche in versione portatile, e questo da solo cambia il valore percepito del pacchetto per chi vuole un quadro completo.
C’è un legame con il film in arrivo? Sì. La finestra di lancio videoludica dialoga con l’annuncio di The Super Mario Galaxy Movie, in sala dal 3 aprile 2026. Anche il merchandising accompagna il percorso, con gli amiibo di Mario & Luma e Rosalina previsti per il 2 aprile 2026. È una strategia coordinata che rimette al centro l’immaginario cosmico del personaggio, spingendo in tandem gioco e cinema.
Prestazioni e fluidità sono all’altezza dei ricordi? Le analisi pubblicate nei giorni del lancio segnalano performance solide, con tempi di caricamento rapidi e una presentazione più nitida che valorizza scenari e musiche orchestrali. La pulizia visiva, unita al frame rate stabile, restituisce quell’immediatezza che ha reso i Galaxy inconfondibili: una modernizzazione rispettosa, fedele allo spirito originale.
Guardare avanti senza dimenticare l’incanto
In un’epoca in cui ogni “ritorno” rischia di essere soltanto nostalgia, questi due classici ricordano che l’innovazione non è una corsa, ma una qualità che resiste al tempo. Ci chiedono di credere ancora nella meraviglia, e allo stesso tempo ci invitano a pretendere offerte eque. È un equilibrio sottile, ma necessario: solo così i capolavori continuano a parlare al presente, non solo al passato, e noi possiamo ascoltarli senza smettere di fare domande.