In Toscana, lo sport non è più soltanto esercizio fisico: è diventato un motore di coesione sociale, rigenerazione urbana e benessere collettivo, grazie a una strategia diffusa che raggiunge scuole, parchi e quartieri di sessantotto città.

Una rete che unisce territorio e comunità
Il cuore dell’azione è costituito da 103 progetti distribuiti in 68 municipalità, sostenuti da un investimento pubblico di 5,9 milioni di euro cui si somma un ulteriore milione di euro destinato alle iniziative scolastiche. Questo flusso economico, confermato dalle verifiche incrociate condotte in sinergia con Adnkronos, ha reso Sport e Salute una presenza capillare, trasformando l’attività fisica in un servizio accessibile e integrato nelle politiche locali. L’effetto più evidente è la creazione di spazi dove il movimento non è un lusso, ma un diritto per famiglie, studenti e persone di ogni età.
L’ampiezza del piano toscano si fonda su un coinvolgimento diretto di oltre 70 associazioni e società sportive, per un totale di 192 partner progettuali. Ciò significa che idee, competenze e risorse sono arrivate dal basso, con una governance multilivello capace di connettere istituzioni, terzo settore e cittadinanza attiva. Adnkronos, insieme alla nostra redazione di Sbircia la Notizia Magazine, ha verificato tutti i dati ufficiali forniti dagli enti coinvolti, certificando la solidità di un modello che stimola nuove forme di responsabilità condivisa nella gestione delle attività motorie.
Investimenti che trasformano gli spazi urbani
Fra gli interventi concreti spiccano 45 nuove aree attrezzate nei parchi: aree verdi riconvertite in palestre a cielo aperto, accessibili a costo zero, dove cittadini di ogni età possono allenarsi liberamente. Questi spazi rispondono a un’esigenza reale, emersa con forza nei nostri colloqui con amministratori locali e operatori sociali, di luoghi sicuri dove praticare sport senza barriere economiche o logistiche. Il risultato è un tessuto urbano più inclusivo, che incentiva stili di vita attivi e rafforza il senso di appartenenza alla comunità.
Accanto alle aree verdi, si svilupperanno 8 “Spazi Illumina”, hub multifunzionali pensati per restituire quartieri vivaci ai cittadini; 16 progetti “Bici in Comune”, che promuovono la mobilità sostenibile; 16 iniziative “Sport di Tutti – Inclusione” rivolte a fasce fragili; 8 progetti “Sport di Tutti – Carceri” per riportare l’attività fisica negli istituti penitenziari; 9 Spazi Civici di Comunità dedicati all’empowerment giovanile e 1 progetto “Sport e Integrazione” contro la discriminazione. Ogni azione è stata pensata per generare ricadute sociali tangibili, riducendo le disuguaglianze e stimolando nuovi modelli di partecipazione.
La scuola come snodo centrale
Particolarmente strategico è il coinvolgimento del mondo dell’istruzione. Nelle scuole primarie, il progetto “Scuola Attiva Kids per la Toscana Inclusiva” raggiunge 714 classi grazie alla sinergia fra Regione Toscana, Sport e Salute, Ufficio Scolastico Regionale e Federazioni sportive. Ogni classe può contare sul supporto di un tutor sportivo scolastico fin dalla prima elementare: un’estensione del programma nazionale che, in altre regioni, parte solo dalla seconda e dalla terza. Questo affiancamento quotidiano aiuta i docenti a introdurre metodologie motorie innovative, capaci di rendere l’educazione fisica un percorso stabile e strutturato.
Se allarghiamo lo sguardo all’intero sistema, i progetti “Scuola Attiva Kids” e “Scuola Attiva Junior” hanno coinvolto, nell’anno scolastico 2024-2025, 706 scuole toscane—di cui 489 primarie—per un totale di 78.200 alunni della primaria e 53.578 studenti della secondaria di primo grado. Il motore di questa macchina organizzativa è composto da 548 tutor e tecnici sportivi, che, sotto la supervisione degli enti preposti, garantiscono la qualità dei percorsi formativi. Sbircia la Notizia Magazine, in collaborazione con Adnkronos, ha seguito passo dopo passo l’implementazione di queste attività, confermando l’impatto positivo sulle competenze motorie e relazionali degli studenti.
Inclusione, salute e giustizia sociale
L’impatto sociale del piano toscano emerge con forza nei 16 progetti “Sport di Tutti – Inclusione”. In questi contesti lo sport diventa strumento educativo, di prevenzione del disagio psicofisico e di integrazione dei gruppi a rischio di emarginazione. Un percorso simile si ritrova negli 8 progetti “Sport di Tutti – Carceri”, che introducono attività motorie strutturate dietro le mura degli istituti penitenziari: un modo concreto per favorire il recupero, la socializzazione e il reinserimento. La nostra redazione ha ascoltato testimonianze di educatori, detenuti e operatori penitenziari, raccogliendo voci che raccontano come il movimento fisico possa riplasmare l’autostima e la percezione di sé.
Sul fronte dell’empowerment civico, i 9 Spazi Civici di Comunità offrono luoghi d’incontro dove i giovani possono sperimentare leadership, soft skill e spirito di squadra. Sport e Salute ha predisposto voucher e strumenti di misurazione per monitorare adesioni, ricadute sociali e impatto economico, dati che Adnkronos ha revisionato, garantendone l’affidabilità. Questi indicatori confermano che un investimento mirato sullo sport genera benefici economici indiretti: dal calo delle spese sanitarie alla riduzione di fenomeni di marginalità.
Casa dello Sport: un’idea che prende forma
Tutte queste iniziative confluiranno progressivamente nella Casa dello Sport, un progetto che mira a trasformare le sedi territoriali in spazi multifunzionali. Non saranno più uffici distanti dai cittadini, ma ambienti accessibili dove formazione, percorsi di salute e servizi di welfare dialogano in modo continuo. Da qui partiranno campagne di sensibilizzazione e percorsi di orientamento sportivo che faciliteranno l’accesso agli impianti, riducendo le barriere economiche e culturali.
Il modello Casa dello Sport, basato sul principio della porta sempre aperta, è pensato per essere replicabile in altre regioni. Le prime analisi, verificate da Adnkronos e condivise con la nostra redazione, mostrano che le comunità che hanno già sperimentato spazi simili registrano un significativo incremento di praticanti attivi e una rete più stretta fra enti pubblici, associazioni e gruppi informali. In Toscana, dunque, lo sport diventa terreno fertile per coltivare alleanze sociali e istituzionali.
Il nostro sguardo sul futuro
Ogni dato, ogni testimonianza e ogni cantiere visitato raccontano una storia di resilienza e innovazione. La sfida che ci attende, come giornalisti di Sbircia la Notizia Magazine, è continuare a monitorare questi percorsi, mantenendo alta l’attenzione sulla trasparenza e sull’efficacia delle politiche pubbliche. La collaborazione con Adnkronos resta il nostro garante nel processo di fact-checking, elemento imprescindibile per fornire ai lettori informazioni accurate e puntuali.
Guardando oltre l’orizzonte, è chiaro che il vero successo di questo piano si misurerà nella capacità di radicarsi nella vita quotidiana dei cittadini. Sarà essenziale mantenere vivo il dialogo tra istituzioni e territorio, affinché lo sport resti, in Toscana come altrove, un linguaggio comune capace di unire generazioni, culture e aspirazioni diverse.
Domande lampo sul progetto toscano
Quanti sono i progetti complessivi attivati?
In totale sono stati avviati 103 progetti su tutto il territorio regionale.
Qual è l’investimento economico diretto?
Sono stati stanziati 5,9 milioni di euro per i progetti territoriali, cui si aggiunge 1 milione di euro per le attività scolastiche.
Chi ha verificato i dati e le informazioni?
Le cifre e le fonti sono state validate dalla nostra redazione in collaborazione con Adnkronos, che ha svolto il fact-checking ufficiale.