Tre anni dopo l’esordio, il ritorno di Kirby approda su Nintendo Switch 2 con una vitalità che accende lo schermo. Il mix tra rinnovamento tecnico ed estro creativo dà vita a un platform che abbraccia tutti, dai curiosi della ora ai veterani in cerca di nuovi traguardi. E fa con l’espansione Il Mondo Astrale che trasforma salto in scoperta.

Impulso dallo spazio: il richiamo del Mondo Astrale
La comparsa di un misterioso meteorite al centro della mappa agisce da detonatore narrativo e ludico per Il Mondo Astrale, la nuova espansione che ridefinisce sei regioni preesistenti e ne introduce dodici totalmente rivisitate. Le ambientazioni si ricoprono di cristalli pulsanti, corridoi di ghiaccio e piattaforme che volteggiano sospese tra bagliori cosmici, invitando a esplorare dimensioni verticali finora inesplorate. Con l’orizzonte disseminato di architetture stellari, il senso di meraviglia avvolge il giocatore sin dal primo passo in ogni direzione possibile.
L’espansione non si limita al colpo d’occhio: il livello di sfida sale sensibilmente, incoraggiando a mettere da parte la pigrizia e a studiare pattern inediti. I miniboss, disseminati tra varchi angusti e terrazze sospese, esibiscono attacchi più serrati, costringendo a un sincronismo preciso di salti e schivate. Superfici vischiose e scale di pietra intermittenti imprimono una nuova logica all’inerzia, mentre passaggi segreti si celano dietro sequenze di piattaforme mobili che premiano l’osservazione. Solo chi persevera coglie la reale profondità dell’aggiornamento.
Percorsi sospesi e sfide inedite
I tracciati ridisegnati dal meteorite sorprendono per l’uso della verticalità, un elemento che costringe a riconsiderare la lettura dello spazio in cui si muove Kirby. Scale di luce si materializzano e svaniscono a tempo, ponti di energia si allungano sul vuoto prima di frantumarsi in mille particelle, mentre venti stellari spingono il personaggio verso terrazze laterali cariche di premi. Questa danza di altezze e profondità trasforma il platform in un palcoscenico mutevole, in cui il salto diventa scelta tattica e non mero atto riflesso.
Alla spettacolarità visiva si accompagna una revisione dello schema di premi e penalità. I collezionabili extra, contrassegnati da gemme scintillanti, appaiono spesso nel punto più impervio della mappa, raggiungibile soltanto concatenando movimenti con precisione chirurgica. La sensazione di esultarvi davanti, dopo tentativi insistiti, restituisce una gratificazione autentica. Non meno curata risulta la costruzione delle boss fight intermedie: ognuna si articola in fasi multiple, introduce trappole ambientali e, soprattutto, pretende l’uso mirato delle nuove trasformazioni, segno di un design che sfrutta in pieno gli strumenti forniti.
Un motore che non conosce esitazioni
Dal punto di vista tecnico, la versione per Nintendo Switch 2 rompe gli argini del passato e mostra un’elasticità prodigiosa: 60 fotogrammi al secondo solidi, tanto in modalità docked quanto in portatile, accompagnano texture più incise, ombre stratificate e un sistema di illuminazione dinamico che accarezza la morbida superficie rosa dell’eroe. L’impatto non è solo estetico; la risposta ai comandi guadagna immediatezza, trasformando ogni scivolata e ogni balzo in azioni istantanee, finalmente prive di quell’impercettibile zavorra avvertita in precedenza prima.
I caricamenti, un tempo visibili, ora si riducono a brevi dissolvenze che non spezzano il ritmo, mentre il feedback aptico accompagna con finezza gli urti, le planate e persino la leggera vibrazione dei cristalli cosmici. Il motore regge con disinvoltura praterie ampie e corridoi ariosi, permettendo di percepire la vastità di un universo che finalmente respira. È come spolverare un vecchio album e scoprire dettagli mai notati, un piacere che dimostra come la potenza hardware possa servire soprattutto l’immediatezza del gioco.
Trasformazioni che cambiano il respiro del gameplay
La sequenza di novità più tangibile passa dalle trasformazioni inedite, veri ingranaggi di design che modificano la relazione tra Kirby e l’ambiente. La forma a ingranaggio consente al protagonista di arrampicarsi su pareti dentate con un ritmo che trova eco nell’HD Rumble, mentre la mutazione propulsiva apre a planate mozzafiato che mettono in scena scorci panoramici prima irraggiungibili. Entrambe non sono semplici mosse speciali: ridefiniscono percorsi e strategia, costringendo a pensare la mappa come uno strumento da suonare più che un pavimento da attraversare.
La terza interpretazione, orientata alla discesa supersonica, si manifesta con uno scatto verticale seguito da un tuffo che, all’impatto, genera un’onda d’urto capace di spazzare via intere colonne di nemici. Sono momenti che condensano sorpresa e potenza, regalando la stessa euforia di un fuoriclasse che entra in campo al novantesimo. Grazie a queste abilità, il ritmo alterna improvvisi picchi di velocità a sezioni di analisi, facendo emergere un’armonia che esalta il carattere insieme giocoso e battagliero della mascotte di nuovo.
Giocare in due, condividere la meraviglia
Il ritorno della modalità cooperativa conferma la volontà di rendere Kirby un piacere da condividere senza complicazioni. L’amico può entrare o uscire dalla partita in qualunque istante, assumendo il ruolo di un alleato che replica mosse speciali e colpi caricati in piena fluidità. Le migliorie tecniche agiscono anche qui: l’azione scorre senza rallentamenti, l’input lag scende a livelli impercettibili e l’HD Rumble sincronizza i colpi combinati, restituendo un feeling complice, quasi fisico, che amplifica la sensazione di giocare fianco a fianco.
Le rinnovate arene del Colosseo, punteggiate da sfide bonus, rappresentano il banco di prova ideale per la coppia: l’intelligenza artificiale avversaria alterna sequenze imprevedibili, forzando a un coordinamento costante di schivate, parate e contrattacchi. Contemporaneamente, la comparsa dei collezionabili EX spinge a setacciare ogni anfratto, fondendo esplorazione e combattimento in un’unica corrente ludica. Il risultato è una cooperazione che premia tanto la comunicazione vocale quanto la perfetta lettura dei movimenti altrui, un piccolo miracolo di design inclusivo davvero efficace.
Verdetto: un’icona che continua a sorprendere
In un panorama ricco di platform tridimensionali, Kirby e la Terra Perduta – Nintendo Switch 2 Edition + Il Mondo Astrale si colloca nell’élite grazie a un equilibrio impeccabile fra accessibilità e profondità. Dai corridoi d’esordio alle scalinate cosmiche dell’espansione, l’avventura scorre con costanza, alternando momenti di meraviglia contemplativa a spinte adrenaliniche che mettono alla prova riflessi e sagacia. L’insieme suona come un inno alla capacità di rinnovare, senza tradire, una tradizione trentennale mai stanca di stupire i giocatori.
Restano imperfezioni, perlopiù legate alla riproposizione di alcuni scontri della campagna originale che, pur lucidati, mostrano inevitabili segni di ripetitività. Sono dettagli che non indeboliscono l’impatto complessivo: l’impulso a rimanere ancora un po’ in questo universo vellutato, affinare le trasformazioni o conquistare l’ultimo trofeo del Colosseo, prevale su qualsiasi difetto. A distanza di tre anni, il ritorno dell’eroe rosa dimostra che la miglior evoluzione è quella che ascolta il passato e spalanca la porta al futuro con meraviglia e determinazione.