La storica maschera bianca di Michael Myers si prepara a tornare: nel 2026 l’icona dell’horror sarà al centro di un videogioco stealth firmato IllFonic, Gun Interactive e partner storici, con cui si promette di far rivivere a Haddonfield l’angoscia del film del 1978.

un cult che diventa interattivo
La decisione di convertire la pellicola firmata da John Carpenter in un’esperienza giocabile nasce dalla volontà di consentire ai fan di respirare la stessa inquietudine che, dal 1978, ha segnato la narrazione horror. L’obiettivo dichiarato dagli sviluppatori è di rievocare la tensione notturna di Haddonfield, lasciando che siano i giocatori a cucire il filo dei propri incubi. Ogni vicolo, ogni finestra socchiusa, promette di ricreare l’attesa snervante che sul grande schermo si traduceva in silenzi improvvisi e in quell’iconico respiro dietro la maschera.
Alla guida del progetto c’è IllFonic, studio già noto per aver plasmato esperienze multiplayer asimmetriche, affiancato nella pubblicazione da Gun Interactive e sostenuto dalla supervisione di Compass International Pictures e Further Front. L’annuncio è stato svelato durante il Future Game Show trasmesso dalla Gamescom, tra le luci del palco e le urla entusiastiche di un pubblico che, ancora una volta, ha rivisto scorrere il coltello di Myers. La collaborazione tra tutti i partner, dicono gli addetti ai lavori, punta a un risultato che non sia mero fan service, ma reinvenzione consapevole.
doppia prospettiva: cacciatore e preda
La particolarità più agghiacciante è la possibilità di calarsi direttamente nei panni di Michael Myers. Con la lama in pugno, il giocatore potrà aggirarsi per le strade, oscurare le abitazioni, tranciare le linee telefoniche e chiudere ogni spiraglio di fuga. Non si tratta di una banale corsa all’uccisione; le meccaniche stealth impongono pazienza, sangue freddo e la capacità di sfruttare l’oscurità come arma principale. Ogni passo produce rumore, ogni errore concede ai potenziali bersagli il tempo di svanire nell’ombra, compromettendo una caccia che premia l’astuzia più della forza bruta.
L’altra faccia del terrore, però, è riservata a chi sceglie di impersonare un cittadino qualunque, catapultato nella notte di Halloween senza certezze né armi. Questi giocatori dovranno muoversi con circospezione, bussare alle porte dei vicini, lanciare avvertimenti e trovare un modo per contattare le autorità prima che il silenzio diventi definitivo. La componente cooperativa si intreccia con una campagna single-player popolata da bot, così che la tensione rimanga viva anche offline. Ogni scelta, dal fiato trattenuto al rischio calcolato, può trasformare una possibile evasione in pura tragedia.
tensione sonora e scenari emblematici
I quartieri residenziali, l’ospedale, il giardino sul retro dove tutto iniziò: ogni mappa è stata ricostruita consultando i fotogrammi dell’opera originale per garantire una continuità visiva quasi maniacale. IllFonic promette dinamiche meteorologiche e illuminazione variabile, capaci di alterare radicalmente la percezione dello spazio. La nebbia che avanza, un lampione che si spegne, il cigolio di una porta lasciata aperta cambiano il ritmo del respiro del giocatore, trascinandolo in un presente costantemente minaccioso. Nessun dettaglio è lasciato al caso, dalla polvere depositata sui gradini alle decorazioni di zucche, affinché il ritorno a Haddonfield sia tanto nostalgico quanto spaventoso.
L’uscita è fissata per il 2026 su Xbox Series X|S, PlayStation 5 e PC attraverso Steam ed Epic Games Store. La finestra temporale consente al team di affinare equilibrio, intelligenza artificiale e stabilità dei server, aspetti fondamentali per un titolo che vive di attese e improvvise scariche di adrenalina. Se i lavori rispetteranno la promessa, lo schermo non farà più da barriera tra spettatore e incubo, ma diventerà la porta da cui il Boogeyman entra in casa. Con il solo suono del suo respiro.